giovedì 22 ottobre 2009

La Repubblica dell'Ossola

Questa repubblica esistette dal 9 settembre al 22 ottobre 1944.

I partigiani del CLN, l'8 settembre 1944 attaccarono le truppe fasciste di stanza a Domodossola, sconfiggendole e proclamando la repubblica.

Bandiera della Repubblica (partigiana) dell'Ossola usata dalle Brigate azzurre
(8 settembre 1944 - 22 ottobre 1944)

A differenza di altre Repubbliche partigiane la Repubblica dell'Ossola fu in grado, in poco più di un mese di vita, di affrontare non solo le contingenze imposte dallo stato di guerra, ma anche di darsi un'organizzazione articolata: vennero assunti funzionari (commissari) per l'amministrazione civile con il potere di assumere impiegati, venne vietata l'esportazione di valuta, venne rinnovata la toponomastica della valle.

Tutte le leggi e i corpi militari fascisti vennero sciolti in soli 2 giorni. Salò reagì tagliando i rifornimenti all'intera valle, ma, dopo alcune incertezze, la piccola repubblica ottenne l'appoggio della Svizzera.

Il 10 ottobre i fascisti attaccarono con 14.000 uomini e, dopo aspri scontri, il 23 ottobre riconquistarono tutto il territorio. La gran parte della popolazione abbandonò la Val d'Ossola per rifugiarsi in Svizzera lasciando il territorio pressochè deserto, impedendo di fatto le forti rappresaglie che furono minacciate dai fascisti e dal capo della provincia in particolare. A tal proposito proprio il capo della provincia Enrico Vezzalini scrisse il famoso comunicato a Mussolini che recitava: "Abbiamo riconquistato l'Ossola, dobbiamo riconquistare gli Ossolani".

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