Il 21 ottobre 1939, Adolf Hitler e Mussolini raggiunsero un accordo sull'assimilazione delle minoranze di lingua tedesca e ladina della provincia. Gli appartenenti a queste due comunità avevano tempo fino al 31 dicembre 1939 per scegliere tra rimanere in Italia, ma non avendo alcun riconoscimento quale minoranza, o emigrare nella Germania nazista, ipotesi nota come Option für Deutschland (opzione per la Germania). Ai fini di gestire l'opzione le autorità naziste avevano stabilito distaccamenti ufficiali nelle località della provincia di Bolzano. L'85%-90% della popolazione optò per l'emigrazione (coloro che fecero questa scelta furono chiamati Optanten) e la VKS fu trasformata da Peter Hofer, con l'aiuto delle autorità tedesche, nella ADO, la Arbeitsgemeinschaft der Optanten für Deutschland (Associazione degli optanti tedeschi), fondata il 30 gennaio 1940. Essa doveva dare supporto agli emigranti e di fatto fu l'associazione dei residenti di lingua tedesca della provincia di Bolzano che scelsero di emigrare nel Terzo Reich, agli stessi fu permesso di avere la qualità di cittadini tedeschi e di far parte delle associazioni tirolesi; la popolazione che scelse di rimanere si organizzò invece nell' Andreas Hofer Bund (Lega di Andreas Hofer) che ebbe spesso l'appoggio della chiesa e dei sacerdoti locali e fu diretta da Friedl Volgger e Hans Egarter. Chi scelse di rimanere (Dableiber), fu additato come traditore, spargendo inoltre la voce di - in realtà inesistenti - deportazioni in Sicilia. D'altra parte chi scelse di partire (Optanten) fu qualificato come nazista. L'opzione distrusse molte famiglie e si ritiene che abbia ritardato lo sviluppo economico della provincia di molti anni.
mercoledì 21 ottobre 2009
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